Hybrid Work – con la pandemia ci ho preso gusto.

La pandemia è finita (per lo meno si spera), ma il lavoro in modalità home office non viene per il momento abbandonato. Al contrario. Il mondo del lavoro negli ultimi anni è cambiato in modo significativo, e per molte aziende la sfida consiste ora nel soddisfare i propri dipendenti senza che questo costituisca un freno per l’attività commerciale. O per meglio dire – in modo tale che il business diventi ancora più lucrativo.

  #Azienda   #Microsoft 365   #Unified Communications   #I sistemi BYOD e CYOD  
Foto Adrian Stuber
Adrian Stuber
+41 58 510 13 14
adrian.stuber@umb.ch

Molti dipendenti negli ultimi due anni ci hanno preso gusto: lavorare da casa è pratico ed ha molti vantaggi. Ma non solo. Proprio per questo ci sono adesso modelli lavorativi ibridi che vengono promossi da datori di lavoro orientati verso l’innovazione. I dipendenti devono in linea di principio poter decidere in totale autonomia dove e come lavorare. Questo è importante, poiché per molti impiegati il benessere personale è almeno tanto importante quanto il lavoro stesso. Questa è una delle più importanti conclusioni a cui è giunto il Work Trend Index, pubblicato quest’anno da Microsoft per la seconda volta per aiutare i manager a gestire questo cambiamento sul posto di lavoro. A questo scopo sono state intervistate 31.000 persone in 31 paesi[i].

  • Probabilmente il cambiamento più importante: il lavoro è importante, star bene è ancora più importante. Questo vale per lo meno per il trentacinque percento dei dipendenti intervistati. Dichiarano che la salute e il sentirsi a proprio agio sono per loro più importanti del lavoro. E sono flessibili, i lavoratori dipendenti moderni: il cinquantadue percento della generazione Z e del millennio prendono in considerazione anche la possibilità di un cambio di datore di lavoro nel prossimo anno – questi sono il tre percento in più rispetto all’anno scorso.
  • I manager si sentono intrappolati tra la classe dirigente e i dipendenti, poiché le nuove forme di lavoro riscuotono chiaramente maggiore approvazione tra i dipendenti rispetto ai dirigenti d’azienda. Ben la metà del quadro dirigenziale dichiara che l’azienda sta pianificando per il prossimo anno un ritorno al lavoro in presenza a tempo pieno all’interno dei suoi locali. Il quaranta percento dei manager ammette che la leadership della propria azienda non è in linea con le aspettative dei dipendenti, e il 74 percento afferma di non avere il potere o le risorse per promuovere delle modifiche all’interno del proprio team.
  • Gli impiegati che lavorano nell’azienda solo saltuariamente hanno bisogno di condizioni generali, regole e orari: il trentotto percento dei dipendenti ibridi dichiara che per loro la più grande sfida consiste nel sapere quando e perché devono presentarsi in ufficio, tuttavia solo il 28 percento del quadro dirigenziale ha posto in essere accordi con il team o regole per definire queste nuove norme.
  • Il quarantatré percento del quadro dirigente afferma che la costruzione dei rapporti rappresenta la più grande sfida quando si tratta di dipendenti che lavorano in un ambiente ibrido o decentrato. Questo potrebbe presto diventare ancora più difficile: uno studio condotto da Microsoft mostra infatti che il 51 percento dei dipendenti preferirebbe lavorare passare completamente in modalità home office.

 

Gestire i dipendenti a distanza è difficile

Google[ii] è uno dei più noti esempi di modalità di lavoro ibrido. Gli uffici sono di nuovo aperti, e ci si aspetta dai dipendenti una presenza sul luogo di lavoro di tre giorni alla settimana. Tuttavia l’ex responsabile del personale di Google Lazlo Bock non crede che si rispetti questa regolamentazione, cioè che dopo tre / cinque anni i dipendenti di Google lavorino di nuovo cinque giorni alla settimana nei locali dell’azienda – come nei tempi passati. La vecchia generazione del quadro dirigenziale – persino nella Silicon Valley – non è abituata a gestire il personale a distanza. "Per il quadro dirigente è molto difficile portare avanti una gestione virtuale".

 

Lavoro ibrido in un «Great Place to Work»

In un periodo che offre una gamma di scelta senza precedenti e caratterizzato da innovazioni che si susseguono ad un ritmo sempre crescente, le aspettative dei nostri clienti cambiano sempre più rapidamente. Ma, come hanno mostrato gli ultimi anni anche le esigenze dei posti di lavoro moderni sono cambiate. UMB ha qui come fornitore leader di servizi IT un’eccellente posizione di partenza: siamo stati più volte premiati come migliore datore di lavoro della Svizzera e siamo il miglior datore di lavoro svizzero d’Europa[iii]. Un lavoro di buona qualità nasce dalla collaborazione tra colleghi e colleghe in un ambiente stimolante dove si può dare il proprio contributo e sviluppare il proprio potenziale. Facciamo tutto per creare tali condizioni. Hybrid Work non è solo una frase fatta per noi. Dove possibile, promuoviamo e supportiamo il lavoro ibrido. Per esempio, i colleghi e le colleghe possono stabilire alla UMB in accordo con i loro team leader in quale delle 11 sedi desiderano lavorare. Poiché un ambiente lavorativo moderno non accresce solamente il benessere dei colleghi, ma anche la produttività. Giovani talenti e operatori specializzati adulti sono sempre benvenuti alla UMB. Non esitate a contattarci, ci farebbe piacere ricevere vostre notizie.

 

[i] WorkLab: Vital facts about the future of work. (microsoft.com)

[ii] Google’s Ex-HR Chief Says Hybrid Work Won't Last - Bloomberg

[iii] UMB AG  Great Place to Work Switzerland