Come procedere quando terminerà il supporto per Windows 10 EOL: upgrading come strategia

Il 14 ottobre 2025 segna la fine del supporto ufficiale per Windows 10, data che rende urgente la necessità di agire. Dopo questa data di scadenza, Windows 10 non riceverà più nessun aggiornamento di sicurezza: questo porta con sé notevoli rischi per la protezione dei dati e la sicurezza IT. Le aziende che continueranno a utilizzare Windows 10 si espongono a maggiori minacce informatiche e dovranno fare i conti con problemi di compatibilità e potenziali interruzioni nelle operazioni aziendali.

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05.02.2025
Steve Küng
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È vero che Microsoft offre la possibilità di continuare a ricevere aggiornamenti di sicurezza tramite Extended Security Updates (ESU) a pagamento, tuttavia questi comportano notevoli costi. I prezzi degli ESU salgono di anno in anno, rendendo l’utilizzo di Windows 10 a lungo termine poco appetibile dal punto di vista economico. Per le aziende che utilizzano molti dispositivi, i costi supplementari delle licenze possono raggiungere rapidamente importi elevati senza miglioramenti funzionali o compatibilità software garantita.

Un tempestivo passaggio a Windows 11 è perciò non solo una necessità tecnica, bensì una decisione strategica. Con una migrazione effettuata in tempo, le aziende possono non solo evitare rischi di sicurezza a lungo termine, ma anche risparmiare costi di investimento per costose soluzioni temporanee. Agire ora significa rendere l’infrastruttura IT a prova di futuro e allo stesso tempo ridurre i costi al minimo.

 

Sfide e strategie per le aziende

Windows 11 impone requisiti più severi all’hardware rispetto al suo predecessore. I dispositivi che hanno più di quattro o cinque anni potrebbero non essere più in grado di soddisfare questi nuovi standard. In particolare molti computer più vecchi sono privi del chip TPM 2.0 (Trusted Platform Module) o di un processore compatibile che sono assolutamente necessari per Windows 11. Le aziende devono verificare con attenzione se i dispositivi di cui dispongono possono continuare a essere utilizzati o se invece sia indispensabile investire in un nuovo hardware.

Per molte aziende, in particolare quelle di piccole dimensioni, questa riconversione può comportare un onere finanziario non indifferente. Tuttavia, chi pianifica per tempo può distribuire meglio le spese da affrontare e dare priorità in modo mirato ai dispositivi da sostituire. In alternativa, è possibile utilizzare il cloud computing o l’infrastruttura desktop virtuale (VDI) per creare ambienti di lavoro moderni e flessibili in grado di ridurre la necessità di un hardware locale potente.

Il tempo a disposizione per una riconversione senza problemi stringe. Le aziende dovrebbero iniziare ora ad analizzare la propria infrastruttura IT per intraprendere per tempo le misure necessarie. Una transizione ben pianificata evita costi non previsti e riduce al minimo il rischio che si verifichino interruzioni nelle operazioni aziendali.

 

Verifiche di compatibilità e supporto

Prima di passare a Windows 11 su vasta scala, le aziende dovrebbero accertarsi che il loro hardware principale e le applicazioni aziendali centrali siano compatibili con il nuovo sistema operativo. Non tutti i software funzioneranno senza problemi e potrebbe essere necessario aggiornare o sostituire i programmi. Dovrebbe essere controllato anche il software, poiché Windows 11 impone requisiti più rigorosi. Una stretta collaborazione con i partner IT può offrire in questo contesto un prezioso supporto.

Sottoporre tutte le applicazioni e i dispositivi a un test completo è spesso troppo dispendioso. È invece raccomandabile verificare dapprima le applicazioni più importanti per l’azienda e procedere con l’upgrade in modo graduale. A questo scopo può essere opportuno eseguire una prova pilota con un piccolo gruppo di dispositivi o di utenti. In questo modo è possibile riconoscere e risolvere eventuali problemi per tempo prima che l’aggiornamento venga implementato nell’intera azienda. Questa introduzione scaglionata può garantire che il passaggio avvenga il più possibile senza problemi e senza pregiudicare la produttività.

 

Utilizzare una moderna gestione dell’IT 

Fare upgrade a Windows 11 offre non solo la possibilità di aggiornare il sistema, ma anche di passare a pratiche di gestione IT più avanzate. L’implementazione di soluzioni come Microsoft Intune[i] può facilitare enormemente la gestione dei dispositivi apportando vantaggi come ad esempio una distribuzione centralizzata delle direttive, aggiornamenti automatici e migliori controlli riguardanti la sicurezza. Questo può ridurre sensibilmente l’onere amministrativo per i team IT e potenziare la strategia aziendale sulla sicurezza. È molto importante avere una comunicazione efficace in queste fasi di transizione. Le aziende dovrebbero tenere aggiornati i loro team sull’upgrade, i suoi vantaggi e le eventuali variazioni nei processi lavorativi. Il supporto diretto di specialisti IT può facilitare la transizione.

 

Trasformare la sfida in chance

Con un’accurata pianificazione, il giusto supporto e un approccio proattivo nella gestione dell’infrastruttura IT, la sfida può essere trasformata in un’opportunità di miglioramento e crescita. Si è ora aperta la possibilità di implementare queste modifiche. 
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[i]Cos’è Microsoft Intune | Microsoft Learn